La rete ammiraglia mette in campo la fiction “Carnera – Il campione più grande”, miniserie biografica prodotta e diretta da Renzo Martinelli, che registra il 21,49% di share come media nelle due puntate trasmesse.
Andrea Iaia presta il volto con eccelsa professionalità al celebre pugile di origini friulane e raccoglie davanti allo schermo 5 milioni 584 mila spettatori, attirando l’attenzione di una platea composta prevalentemente da uomini (22,55% di share) e giovani tra i 15 ed i 24 anni (29,67% di share), pur registrando buone percentuali anche presso le fasce d’età 4-7 (27,00% di share) e 35-44 (27,19% di share).
La miniserie si colloca al secondo posto tra Fiction più viste di Canale Cinque nel 2008!
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MARIA GIOVANNA ELMI: GRANDE SUCCESSO PER TELETHON!
Buon successo personale della conduttrice Maria Giovanna Elmi, ieri, 14 Dicembre a "Domenica In-Speciale Telethon".
Nello spazio delle ore 16, ospite della Lambertucci, il suo appello alla raccolta fondi ha fatto avanzare il calcolatore elettronico delle offerte di oltre 100 mila euro.
Ulteriore testimonianza di come continui ad avere un grande ascendente con il pubblico televisivo.
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Nello spazio delle ore 16, ospite della Lambertucci, il suo appello alla raccolta fondi ha fatto avanzare il calcolatore elettronico delle offerte di oltre 100 mila euro.
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ANDREA IAIA E' "CARNERA" PRIMA TV CANALE CINQUE!
Lunedì 15 e Martedì 16 Dicembre 2008, in Prima Assoluta su Canale Cinque ore 21:10 la Fiction “Carnera” del Regista Renzo Martinelli con protagonista il giovane attore Andrea Iaia, nei panni del mitico pugile Primo Carnera, unico italiano ad aver conquistato la corona di Campione del Mondo dei pesi massimi.
Numeri da Kolossal per questo sceneggiato, oltre dieci milioni di euro il costo totale, camei di interpreti quotati come Paul Sorvino e il premio Oscar Murray Abrham, presenze femminili degne di nota, Anna Valle e Kasia Smutniak per uno sceneggiato venduto in oltre 60 nazioni, compresi gli Stati Uniti.
Appuntamento dunque su Canale Cinque!
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Numeri da Kolossal per questo sceneggiato, oltre dieci milioni di euro il costo totale, camei di interpreti quotati come Paul Sorvino e il premio Oscar Murray Abrham, presenze femminili degne di nota, Anna Valle e Kasia Smutniak per uno sceneggiato venduto in oltre 60 nazioni, compresi gli Stati Uniti.
Appuntamento dunque su Canale Cinque!
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BENEDICTA BOCCOLI E' "SUNSHINE" AL TEATRO NUOVO DI MILANO
In scena al Teatro Nuovo di Milano Piazza San Babila, da Martedì 9 Dicembre.
"Sunshine", testo di William Mastrosimone tradotto, adattato e diretto da Giorgio Albertazzi.
Gli interpreti sono Benedicta Boccoli e Sebastiano Somma.
Gli interpreti sono Benedicta Boccoli e Sebastiano Somma.
Lo spettacolo è prodotto da Sabrina Ferilli.
"Sunshine" è un racconto postmoderno, che narra di un incontro bizzarro con una giovane donna da salvare e redimere, la dolcissima Benedicta.
Sullo sfondo Genova, città di porto, città di arrivi e partenze, con la sua anima mesta e restia. C'è anche un uomo misterisoso che non vuole scivolare nel mondo di Sunshine, borderline.
Spietate crudeltà ed intime tenerezze convivono nella messa in scena in cui le opportunità comiche fanno da contrappunto a una partitura dolorosa ed aspra, grazie alla rilettura del Maestro Giorgio Albertazzi.
Sunshine è un testo senz´altro trasgressivo, ma anche delicato.
Con queste pagine William Mastrosimone ha calibrato una favola postmoderna e fa centro.
I due personaggi tra provocazioni e insulti, promesse e paure s´inseguono e nasce un rapporto dopo una conoscenza per caso tra un uomo e una donna.
Si scopre la fragilità di un uomo dallo sguardo di lupo, un moderno Ulisse, che ha voglia di riconquistare soltanto la sua tana e lo sguardo intimorito, ma abile, di Sunshine lo scruta con un candore nettamente irresistibile.
Si colpiscono a vicenda e senza pietà.
L´arte sottile della seduzione ispira una sapiente regia.
Questo testo vive nel gioco sottile e prezioso delle parti e nell´osservare un uomo e una donna guardarsi, amarsi, temersi, rincorrersi, ferirsi, cercarsi.
E´ la vita stessa a guidarci: gli occhi di un uomo che guardano una donna che si tratti di una ballerina del desiderio o della persona sedutaci accanto su un autobus.
Due anime in zona-amore che giocano all´eros.
Le scene sono di Alessandro Chiti, che ha trovato un modo nuovo per illustrare i luoghi del racconto, sue sono state, infatti, anche le scene della versione del 1992.
"Sunshine" è un racconto postmoderno, che narra di un incontro bizzarro con una giovane donna da salvare e redimere, la dolcissima Benedicta.
Sullo sfondo Genova, città di porto, città di arrivi e partenze, con la sua anima mesta e restia. C'è anche un uomo misterisoso che non vuole scivolare nel mondo di Sunshine, borderline.
Spietate crudeltà ed intime tenerezze convivono nella messa in scena in cui le opportunità comiche fanno da contrappunto a una partitura dolorosa ed aspra, grazie alla rilettura del Maestro Giorgio Albertazzi.
Sunshine è un testo senz´altro trasgressivo, ma anche delicato.
Con queste pagine William Mastrosimone ha calibrato una favola postmoderna e fa centro.
I due personaggi tra provocazioni e insulti, promesse e paure s´inseguono e nasce un rapporto dopo una conoscenza per caso tra un uomo e una donna.
Si scopre la fragilità di un uomo dallo sguardo di lupo, un moderno Ulisse, che ha voglia di riconquistare soltanto la sua tana e lo sguardo intimorito, ma abile, di Sunshine lo scruta con un candore nettamente irresistibile.
Si colpiscono a vicenda e senza pietà.
L´arte sottile della seduzione ispira una sapiente regia.
Questo testo vive nel gioco sottile e prezioso delle parti e nell´osservare un uomo e una donna guardarsi, amarsi, temersi, rincorrersi, ferirsi, cercarsi.
E´ la vita stessa a guidarci: gli occhi di un uomo che guardano una donna che si tratti di una ballerina del desiderio o della persona sedutaci accanto su un autobus.
Due anime in zona-amore che giocano all´eros.
Le scene sono di Alessandro Chiti, che ha trovato un modo nuovo per illustrare i luoghi del racconto, sue sono state, infatti, anche le scene della versione del 1992.
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